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Ci sono diverse strategie da poter utilizzare in una partita di blackjack, ma tutte hanno un comune denominatore: le carte fornite in partenza.
A seconda del valore di queste carte, infatti, è opportuno orientare le proprie scelte in un verso o nell’altro. In questo articolo ci occuperemo di una scelta in particolare, lo split. In inglese to split vuol dire dividere, ed il suo significato può essere esteso all’argomento trattato.
Se infatti durante la prima mano vengono servite due carte di uguale valore, si può decidere se dividere le due carte e far proseguire la partita su due binari, considerando le due carte come se fossero due partite distinte, oppure no.
Allargando la veduta su quello che è il calcolo del vantaggio, si può affermare che, se eseguita correttamente, nel lungo periodo può decurtare dello 0,4% il vantaggio del banco. Per quanto piccola possa sembrare come percentuale, a lungo andare può rivelarsi un qualcosa di decisivo.
Volendo fare un paragone, slittare correttamente ha la stessa valenza che raddoppiare correttamente, solo che le probabilità di ricevere due carte uguali (ogni 40 mani circa) è molto più bassa rispetto alla probabilità di poter effettuare un raddoppio (ogni 10 mani circa).
La strategia corretta
Le due strategie sono però molto differenti tra di loro. Per quanto riguarda il raddoppio, si segue in genere uno schema abbastanza semplice che può essere riassunto così:
-
Qualsiasi carta si peschi, non si potrà sballare.
-
Non ci sono altre alternative che pescare.
-
Il raddoppio verrà fatto quando la propria mano è intesa come forte.
Per quanto riguarda lo split, invece, il discorso è diverso. Ci sono diversi gradi nei rapporti di forza tra la mano del giocatore e quella del dealer. Tutto dipende poi non solo dal buon senso ma anche dalla matematica.
Sarà comunque sempre d’aiuto la tabella della strategia base. Ecco degli esempi:
- 9,9 contro 5: mano abbastanza favorevole; se splittata può diventare anche migliore.
- 8,8 contro 7: mano buona, ma divisa può diventare pessima.
- 8,8 contro 10: man debole, che potrebbe essere non conveniente sia che si peschi, sia che si splitti.
Volendo fare un’analisi matematica di quest’ultima ipotesi, possiamo ricavare che pescando ci si rimettono 53,5 centesimi per ogni euro scommesso, restare vuol dire perderne 53,7. Dividendo, si riesce invece a diminuire di 6 centesimi la perdita.
Un altro esempio di split.
Considerate 10 euro di puntata iniziale. Le carte servite evidenziano una coppia e la carta scoperta del dealer è quella buona per effettuare uno split. Il banco inizialmente ha un vantaggio dello 0,5%: l’aspettativa cambia a seconda delle due carte che verranno fornite e da quella mostrata dal dealer. Poniamo il caso che avete una coppia di 9 contro un 8.
‘Stare bene’ con 18 significa ottenere un profitto medio di 99 centesimi di euro; splittare la coppia e puntando quindi altri 10 euro (per un totale di 20), fa schizzare il profitto a 2,30 euro, cioè 1,31 euro in più rispetto al fatto di rimanere con 18.
Tabella molto interessante che evidenzia le varie situazioni di split:
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Esempi più remunerativi
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Vantaggio sullo split
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Esempi meno remunerativi
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Vantaggio sullo split
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8-8 vs 7
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72.83%
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2-2 vs 7
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9.75%
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8-8 vs 6
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56.41%
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2-2 vs 3
|
7.62%
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A-A vs 6
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49.17%
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9-9 vs 2
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7.38%
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A-A vs 5
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47.32%
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8-8 vs T
|
6.06%
|
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8-8 vs 5
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47.11%
|
3-3 vs 3
|
5.91%
|
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A-A vs 4
|
45.37%
|
6-6 vs 2
|
5.66%
|
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8-8 vs 4
|
43.57%
|
4-4 vs 6
|
4.33%
|
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A-A vs 3
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42.71%
|
2-2 vs 2
|
3.71%
|
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8-8 vs 8
|
42.49%
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4-4 vs 5
|
2.78%
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7-7 vs 6
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40.57%
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3-3 vs 2
|
0.89%
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Esempi di split nel Blackjack di
Daniele Paveniti -
Esempi di divisione delle carte nel gioco del Blackjack e tabelle statistiche. - Data:
2012-12-04
Daniele Paveniti -
Esempi di divisione delle carte nel gioco del Blackjack e tabelle statistiche. - Data:
2012-12-04
























