Le leggende e i miti sul gioco del blackjack

Categorie News: 

blackjackTra i giochi di casinò, uno dei più amati e famosi è ovviamente il blacjack, da molti considerato come il gioco di carte per eccellenza.
 
I punti di forza di questo gioco è che esso, a livello di regole, è uno dei giochi più semplici da imparare, ma, per le abilità richieste, diventa ben presto un gioco per intenditori in quanto difficilissimo da padroneggiare.
 
Per essere professionisti di blacjack è necessaria non solo esperienza, ma anche molto studio e strategia di gioco.
 
Solo chi possiede tali qualità comincia ad apprezzare davvero la natura del blackjack e pertanto può difendersi da quelli che sono i miti o le leggende che incantano ancora solo gli sprovveduti. Tale articolo pertanto nasce per mettere in guardia i newbie da quelle che sono voci e notizie che illudono ed ingannano chi non conosce realmente il gioco.
 
1. E’ utile acquistare sempre l’assicurazione
Quando si ha un punteggio di 20 o un blackjack non bisogna mai acquistare l’assicurazione. Con 20 ancora peggio fare una cosa del genere. Con due carte da 10 vuol dire che le probabilità che ne possegga uno anche il banco sono molte basse.
 
2. Gli altri giocatori condizionano il risultato
In teoria è vero che se c’è un giocatore incapace al tavolo che fa errori evidenti allora può dar fastidio tutti gli altri presenti. Praticamente invece ci sono le stesse possibilità che quegli errori si trasformino invece in un aumento di probabilità di vincita per gli altri.
 
3.Influisce sul gioco la legge dei numeri
Secondo alcuni esiste tale legge anche nel blackjack secondo cui se  ad es. per 5 volte ha vinto il banco allora alla sesta ho più probabilità di vincere io. Assolutamente falso! Ogni partita è caratterizzata dal mescolamento del mazzo, pertanto le probabilità rimangono identiche ad ogni partita.
 
4. Cercare di avvicinarsi il più possibile a 21
Secondo molti, anche esperti a dire il vero, l’obiettivo del gioco sarebbe quello di avvicinarsi il più possibile al punteggio di  21. Vero ma solo in teoria.
 
All’atto pratico l’obiettivo è vincere solo il banco che si traduce in possibilità e strategie ben più ampie: basta un punto in più o basta semplicemente rimanere in gioco anche con il punto più basso quando è il banco a sballare. L’istinto di avvicinarvi sempre al 21 aumenta le probabilità di sballare. Teniamolo a mente quando giochiamo.
 
5. Non chiedere carta con un 12 di mano
Le leggende dicono che se si ha in mano un 12 e il banco ha un 2 o un 3, allora uscirà quasi sicuramente un 10 che di farà sballare, pertanto non dovremmo chiedere carta. Tale teoria non ha  alcun fondamento scientifico. Ragionando in termini matematici infatti, pescando abbiamo il 37% di probabilità di pescare una carta buona e il 63% di pescarne una che ci farà perdere. Se non si pesca le probabilità di vincere sono il 35% mentre quelle di perdere il restante 65%.
 
6. Non continuare a pescare con una mano 18 soft
La mano soft è quella con asso che può valere sia uno che undici. Se abbiamo 18 soft è una mano ottima se il banco invece ha un 2 o un 7. Se ha invcece 3,4,5 o 6 allora è consigliabile raddoppiare giusto perché è utile investire di più quando ci sono più proabilità che il banco sballi.