Bocciatura per la riapertura del Casinò di San Pellegrino

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Un ruolo sempre più importante e decisivo è via via affidato al gioco d’azzardo: da settore controverso e criticato per anni, ora innalzato a salvatore dell’economia italiana in quanto ritenuto ormai uno strumento importante che può dare una scossa alla finanza.

 

Infatti prorio per fronteggiare la sconvolgente regressione economica, la politica volge il suo sguardo vero il settore del gioco d’azzardo: lo chiama in causa come soluzione al problema!

La Lega Nord e più precisamente i senatori della Lega Stucchi, Nunziante e Vanalli, hanno proposto nell’ordine del giorno la riapertura del Casinò di San Pellegrino Terme.

 

Nunziante aveva infatti spiegato, durante la discussione, che l’obiettivo è riaccendere i riflettori su una zona, qual è il comune di San Pellegrino Terme in provincia di Begamo, facente parte di una comunità montana di 30 Comuni e 45000 abitanti, che da troppo tempo sta subendo una costante diminuzione e crisi del settore industriale.

 

Aspetto questo che si riflette sull’occupazione, ormai in fortissimo calo, e sulle condizioni socio economiche del territorio che ormai non può più esser considerata all’avanguardia come un tempo e comunque che non riesce a mantenere il passo con altre città e comunità del Nord.

 

La riapertura del Casinò servirebbe quindi proprio per rilanciare economia, turismo ed occupazione della città considerando i suoi ottimi punti di partenza: la zona infatti ha due strutture ottimamente fornite in stile Liberty, il Grand Hotel e il Casinò appunto.

 

Il Casinò è da troppi anni ormai fermo ed è gia pronto per esser rilanciato: aperto per la prima volta nel 1904, rappresenta un grandioso gioiello architettonico il cui architetto, Romolo Squadrelli, curò nei minimi particolari con decorazioni, mosaici ed altri ritocchi interni e pregiati.

 

Il casinò è stato operativo per pochi anni infatti fu chiusa come casa da gioco già nel 1917 mentre restò operativa come sala congressi, per ospitare convegni ed eventi.

 

Sfruttando questi presupposti, i senatori leghisti hanno richiesto l’apertura della struttura in modo da esser d’esempio per altre situazioni simili nel Paese. Il tutto sarebbe possibile ed attuabile senza aggravi sulla finanza pubblica che pertanto non verrebbe toccata minimamente.

L’ordine del giorno è stato tuttavia respinto e bocciato con 470 voti contrari e 56 favorevoli.

 

Bocciatura per la riapertura del Casinò di San Pellegrino di
Luca Ronchini -
Arriva una risposta negativa alla richiesta di riapertura del Casinò di San Pellegrino. - Data:
2012-07-27