Casinò e politica estera: la direzione presa dall'Europa e idee per il futuro

Il settore del gioco d’azzardo e dei casino si sta ritagliando di giorno in giorno sempre più attenzione non solo in Italia, ma anche in molti altri paesi europei dove l’importanza soprattutto economica di questo settore è ormai sotto gli occhi di tutti.

I casinò e il gioco attirano turismo e soldi, quindi fanno muovere un economia da troppo tempo in fase di stallo a causa della nota crisi economica.

Mentre la Spagna è impegnata negli accordi per chiudere definitivamente con la questione “Eurovegas”, altri paesi si stanno adattando alle nuove necessità che sempre più di frequente si affacciano ai balconi dei governi europei.
 
Il fine ultimo e comune è quello di prendere sempre più in mano il controllo del gioco d’azzardo da parte delle amministrazioni pubbliche o, dove sussistono gia queste premesse, quello di incrementare un settore di cui si è capita troppo tardi l’importanza.

La prima è la Russia che sta trattando il settore del gioco d’azzardo in senso più di favoreggiamento: è notizia di qualche ora che il governo russo ha infatti emanato un regolamento per favorire la nascita di un complesso multimiliardario (dopo Eurovegas, un’altra Las Vegas in Russia?).
 
Segno che ogni paese ormai mira a diventare una capitale del gioco d’azzardo. Curiosa a riguardo la politica italiana, l’unica più indifferente a queste mosse di mercato e per lo più paralizzata su fattori meno importanti.
 
L’Italia tra l’altro è una delle nazioni con più Casinò sul territorio, casinò che pian piano stanno tutti fallendo. Quindi mentre l’Europa si sta muovendo verso capitali e vere e proprie città da gioco, il nostro paese sta perdendo quel poco che gia aveva…) per costruire un casinò in una delle zone portanti del paese.
 
La soluzione per accelerare i tempi di realizzazione consistono in un esenzione totale delle tasse per colui il quale investe nel’apertura di nuove strutture da gioco.
 
Chi si sta interessando del progetto nella città ai confini con Cina e Corea di Vladivostok è Nash Dom Primorye con un piano che prevede la nascita di ben dodici casinò. L’investimento si aggirerebbe intorno ai due miliardi di dollari e vedrebbe la luce nel 2016.

Mentre in Russia si tenta lo sviluppo di un settore gia in crescita, l’Irlanda di suo muove i primi passi verso il gioco online.
 
La dirigenza irlandese infatti sta predisponendo una legislazione che servirà come regolamentazione per tutto il settore del gioco su internet. In sostanza si tratta di un sistema di licenze per tutti coloro che vogliano operare siti di scommesse online.
 
Secondo il primo ministro irlandese, la normativa assicurerà una disciplina equa e giusta per tutti i bookmaker ed intermediari in quanto li porrà tutti sullo stesso piano senza distinzioni a causa delle diverse tassazioni a cui sono attualmente soggetti.
 
Da qui in poi tutti gli operatori saranno assoggettati ad un'unica normativa che metterà tutte le attività offerte sotto la stessa tassazione.