Aperto anche il quarto Casinò nell’Ohio

L’Ohio fa Poker! È proprio il caso di usare una metafora legata al gioco, per lo stato americano. È stato infatti inaugurato da poco il quarto casinò, nella cittadina di Cincinnati e stando alle cronache l’inaugurazione è stata trionfale.

 

Nasce quindi sotto i migliori auspici una casa da gioco che ha obiettivi piuttosto ambiziosi.

 

Sono stati addirittura preparati degli spettacoli pirotecnici e musicali per le strade, cosa che ha attirato una folla di curiosi e ovviamente di giocatori pronti a “gustare” la novità.

 

I lavori di questo nuovo casinò, denominato Horseshoe Casino Cincinnati, sono durati quasi due anni e sono costati più di 400 milioni di dollari. La sua costruzione è stata possibile dopo che quattro anni fa una consultazione referendaria tra i cittadini aveva spianato la strada. Investimento importante quindi, ma comunque rapportato alle forti speranze di stimolo per l’economia locale, con centinaia di posti di lavoro creati.

 

Nonostante in questo periodo la maggior parte degli stati americani è sferzata da un vento gelido, con temperature anche di molto sotto lo zero, a Cincinnati la curiosità l’ha fatta da padrona portando la gente ad attendere in strada anche più di due ore prima che il Casinò aprisse.

 

In realtà la curiosità era tanta perché, in precedenza, la struttura dove ora insiste la casa da gioco era un parcheggio piuttosto malmesso. Ora invece è un edificio a due piani e ha al suo interno ben tre ristoranti. All’esterno, invece, c’è una piazza che servirà ad accogliere eventi e concerti.

 

Non poteva mancare all’inaugurazione Mark Mallory, sindaco di Cincinnati, che non ha nascosto il suo entusiasmo e scherzando sul fatto che l’Horseshoe è stato l’ultimo casinò in ordine di tempo ad aprire in Ohio. Dulcis in fundo, direbbe qualcuno.

 

Forse l’unica pecca è la mancanza di hotel collegati al casinò, ma secondo Mallory il casinò non ha nulla da invidiare a quelli di Las Vegas.

 

All’interno dell’Horseshoe ci sono diverse sale, con una dedicata solo a giocatori vip con limite di puntate a 50.000 dollari, e una dedicata alla World Series of Poker.

 

Molto ottimistiche le previsioni delle entrate per la casa da gioco durante il primo anno di attività: quasi 230 milioni di dollari. Se così fosse, anche lo Stato avrà ragione di essere ottimista, in quanto ne incamererebbe 75 milioni di tasse.

Gli altri tre casinò dell’Ohio, aperti tutti nel 2012, hanno visto le proprie entrate totali attestarsi poco sopra i 400 milioni di dollari. Di questi, 130 milioni sono stati di tasse e quindi a diretto servizio della comunità per servizi quali scuole e assistenza sociale.

Le cifre sono buone ma sono comunque molto al di sotto delle previsioni iniziali, che parlavano di 2 miliardi di dollari all’anno. Ci sono diversi motivi, ma i principali sono da riscontrare nell’andamento generale dell’economia, da tempo sofferente, e dalla concorrenza degli internet cafè.