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Vittorio Ravà, Amministratore delegato del Casino di Venezia, non usa mezzi termini per rivolgersi ai dipendenti.Nel 2012 non abbiamo solo tagliato tutti i costi possibili, ma abbiamo incrementato gli investimenti di marketing, pubblicità, ospitalità e autorizzazione al cambio. Le notti bianche sono state un successo, la nuova organizzazione delle slot aveva fatto ricrescere il coin in.
Per citare le ultime tre cause intentate in cui la magistratura ha dato ragione all’Azienda. Allora non resta che lo sciopero, formalmente proclamato solo da USB e CISL, ma effettivamente partecipato in forma estensiva per moral suasion o omertà, senza che le altre sigle abbiano preso decisa posizione.
D’ora in poi non accetteremo più confronti sul tavolo sindacale per discutere sulle attività rivolte ai clienti, il danno è già tangibile e le conseguenze sono difficilmente prevedibili, sia nel breve che nel lungo termine e quando saremo costretti ad affrontare, oltre alle incertezze del mercato, anche la situazione derivante dagli scioperi, con gli strumenti necessari, saprete chi si deve assumere le responsabilità. Siamo già rivedendo il budget per l’anno 2013 in questo senso.
Il senso di responsabilità difficilmente alberga in chi crede che le rendite di posizione siano senza fine. In questi anni una gran parte dei lavoratori in Italia ha perso non solo la parte variabile dello stipendio ma molti hanno perso anche lo stipendio. Spero che abbiate la consapevolezza della strada intrapresa, ma vi voglio lasciare un’ultima riflessione: i dirigenti e i rappresentanti sindacali passano e sono sostituiti da altri e nessuno se ne accorge, mentre quando passano i clienti non vengono sostituiti da nessuno e ce ne accorgeremo tutti”
Luca Ronchini -
L'amministratore delegato del casinò di Venezia incolpa anche i dipendenti per la difficile situazione del casinò. La Causa? Gli sciperi continui. - Data:
2013-01-26
























