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Le stime, per quanto riguarda i casinò francesi quelle inerenti il biennio 2011-2012 non erano così ottimistiche, nonostante nel 2011 si fosse registrato un leggero miglioramento.
Per il 2013 però queste stime al ribasso vengono confermate.
La fonte, i tre sindacati padronali rappresentanti i 196 casinò francesi, parla di un volume d’affari che ha registrato una contrazione dell’1,8%. Queste cifre sono state portate all’attenzione pubblica in quanto le rappresentanze sindacali hanno scritto una lettera al primo ministro Jean-Marc Ayrault lo scorso 20 dicembre.
Nella missiva si parlava anche del prodotto lordo di gioco, cioè la differenza tra raccolte e vincite, sceso dai 2,32 miliardi di euro a 2,275.
I sindacati in questione sono Casinos de France, Syndicat des casinos modernes de France e Association des casino indépendants français; nella lettera indirizzata al primo ministro, oltre ai dati forniti in precedenza, si sottolinea lo stato generale del settore.
Nel corso degli ultimi cinque anni la diminuzione che lo stesso ha dovuto subire si aggira intorno al 20%, un dato non indifferente per un settore che ha 15.500 impiegati diretti.
Alla base delle lamentele c’è il mancato accoglimento di alcune proposte. Infatti si legge che queste modifiche, “pur non avendo alcun impatto negativo sul bilancio dello Stato e dei comuni, tardano a ricevere l’approvazione da parte dei due ministeri direttamente interessati (Interni e Finanze) e non sono ancora comprese nei testi regolamentari per motivi che ci sfuggono”.
La richiesta al primo ministro è chiara: “intervenire per porre fine a questa situazione di blocco”.
Pur essendoci stato un passo avanti sulla questione, con la commissione consultiva che ha avallato i test per i nuovi orari e per l’introduzione di nuovi giochi, i decreti relativi non sono stati ancora pubblicati.
Dal Ministero è quindi giunto un alt verso gli operatori che avevano avviato la sperimentazione. Lo stop in ogni caso è tardivo, perché nel frattempo diverse sale da gioco si erano già lanciate investendo sia dal punto di vista lavorativo, assumendo quindi figure adatte allo scopo, sia per sviluppare i nuovi giochi, in particolare la roulette elettronica.
Altri operatori avevano già modificato l’orario di chiusura, comunque a parità di ore di apertura.
Secondo Jean-François Cot, segretario generale di Casinos de France, l’unico modo per contrastare il calo delle presenze è quello di andare letteralmente a pescare il cliente. Tuttavia, a causa dell’eccessiva regolamentazione del sistema, ciò risulta abbastanza complicato.
Casinò francesi in difficoltà di Daniele Paveniti - Dopo il calo del 2012 anche le stime per il nuovo anno non sono positive per i Casinò in Francia. I sindacati chiedono novità. - Data: 2013-01-04
























