Eurovegas, tanti nodi da sciogliere in Spagna e a Strasburgo

Sarà Alcorcon la sede di Eurovegas. La scelta, già abbondantemente prevista, è stata divulgata mediante annuncio ufficiale.

 

Resta comunque aperto il dibattito tra il governo centrale e il presidente della Comunità di Madrid Ignacio Gonzaléz, il quale si batte per modificare la legge che vieta di fumare nei casinò, così da permettere ai visitatori di avere almeno degli spazi dove poter fumare liberamente; mentre il governo non accenna a voler assecondare questa modifica anti-divieto e che, perdipiù, non vi saranno aree riservate, Divieto di fumo assoluto quindi, che, almeno per il momento, continuerà a persistere.

Inoltre, se la strada per Eurovegas non è ancora del tutto spianata, ci sono anche le interrogazioni presentate da Raül Romeva (Verts/ALE), abbastanza pesanti, che riguardano il progetto Eurovegas e i probabili favori che la politica avrebbe elaegito.

Si tratta – per quanto riguarda la prima interrogazione – di un problema relativo al presunto riciclaggio di soldi avvenuto in spagna per mettere in piedi Eurovegas, vista la cautela della Comunità di Madrid nell’adottare misure fiscali e amministrative con la legge n.8 del 2012.

 

Secondo l’europarlamentare c’è da interrogarsi sulla diffusione dei Centri integrati di sviluppo, visto che in questi luoghi ai giocatori si può far credito senza che vi siano la massima trasparenza e le informazioni adeguate su queste operazioni. Si teme anche che questi centri si avvalgano dei junkets.

Per quanto riguarda la seconda interrogazione, essa è più generica e tratta il diritto di informazione su Eurovegas in Spagna.