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E’ opportuno dire e ribadire che il calcolo delle probabilità, nei giochi di scommessa reali, non servono poiché i famosi ritardi e il caso non esistono nel gioco d’azzardo.
Quando si parla di giochi “reali”, si fa riferimento a tutta quella gamma di giochi che non si servono di un programma elettronico ma vengono gestiti da un impiegato di casinò in carne ed ossa che manovra delle apposite apparecchiature meccaniche. E’ il caso del gioco del lotto, superenalotto e in generale le lotterie nazionali che prevedono un’urna da cui estrarre numeri a sorteggio: o per esempio i dadi e la roulette, tra i giochi da casinò più classici.
Questo tipo di giochi non garantiscono che dopo un certo numero di colpi esca il numero presagito. E il motivo di tutto questo è molto semplice: prendiamo il caso delle roulette in cui le palline ruotano in un alternanza di numeri e colori; è chiaro che una pallina da roulette non avrà mai memoria degli ultimi numeri affinché possa alterare la possibilità di fermarsi da una parte piuttosto che da un’altra. Ed è proprio questo il punto: il caso non ha memoria! E’ questa la tipica espressione impiegata in questi frangenti.
Diverso è invece il discorso del gioco che viene gestito unicamente dai programmi, come l’RNG dei giochi a distanza (Random Number Generation). In questo caso esiste un divario tra roulette tradizionali ed elettroniche.
L’RNG, sigla inglese che in italiano significa “generatore di numeri casuali”, è il programma che riproduce casualmente sequenze numeriche, prevalentemente nell’ambito dei giochi elettronici online. Quindi il programma rimescola le carte, estrae in numeri ecc.
Sia nei casinò tradizionali che in quelli online, soltanto le slot e i video poker (macchinette elettroniche quindi) utilizzano l’RNG.
Dal reale al virtuale ci passa una grossa differenza, come nel caso di una sala da gioco reale e una online. Ovviamente nel gioco tradizionale dei casinò ci si troverà di fronte alla probabilità “assoluta, quindi niente memoria del passato, i dati usciti prima non vengono considerati statisticamente né condizionati in alcun modo dal caso (come già specificato). Invece, nel secondo caso, c’è la possibilità che, nei giochi gestiti da appositi programmi, possa venir fuori un numero o una combinazione che mancava da molto tempo. Il perché, anche in questo caso, è abbastanza evidente: i programmi hanno una memoria virtuale che genera numeri in sequeza.
Il caso più clamoroso è quello delle macchinette al bar. Dopo un po’ la slot paga, e lo sanno bene i gestori che stanno lì a conteggiare le vincite degli avventori. Nel momento che il giocatore di turno non “indovina” la combinazione vincente, sarà lo stesso gestore del locale che tenterà di intascare la vincita. Proprio perché in queste apparecchiature è programmata la probabilità di vincita per ci gioca. L’unica cosa veramente ignota, è la tempistica con cui il jackpot sarà elargito. Non si sa, infatti, quando sarà il momento in cui la macchinetta deciderà di pagare la combinazione più fruttuosa.
I numeri... smemorati di
Daniele Paveniti -
I numeri e la memoria in una importante differenza tra i giochi regolati dal caso e quelli regolati da un programma - Data:
29/04/2013
























