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Se diamo uno sguardo ai casinò online AAMS, possiamo notare che, fin dalla loro entrata in vigore nel mercato italiano (luglio 2011), hanno fatto segnare una crescita abbastanza costante, a parte brevi periodi di instabilità. E con l’arrivo delle slot machines con soldi veri a dicembre dello scorso anno, la crescita è stata anche maggiore.
Quello del settore giochi è uno dei pochi in attivo nell’economia italiana attuale, in grado di creare anche posti di lavoro in un periodo difficile come quello della crisi mondiale. Nonostante ciò, non mancano gli attacchi che, a torto o ragione, vorrebbero portare i casinò online alla chiusura.
E’ il caso dell’interrogazione presentata da alcuni senatori del M5S a Vittorio Grilli (Ministero Economia e Finanze), nella quale si chiede quanto sia giusto e utile continuare a dare ossigeno al settore del gioco online per mantenerlo in vita, visto che, secondo quanto esposto, esso comporterebbe dei costi che, se da una parte rientrano attraverso enormi incassi, è pur vero che il nostro paese non può più sostenere a priori. Il problema sollevato circa i costi è chiaramente riferito al gioco patologico e alla spesa sociale che ne scaturisce.
Fermo restando che, naturalmente, il problema della dipendenza da gioco è un fatto serio e gravissimo a cui prestare forte attenzione, c’è da dire anche che sono molti colori che si avvicinano al gioco online per cambiare le proprie sorti e tentare il fatidico colpo che cambierebbe la fortuna da un momento all’altro. Allo stesso modo ci sono parecchi italiani che giocano anche solo per passione o per divertirsi per qualche ora, col vantaggio ulteriore che una vincita in denaro è sempre cosa gradita.
Da questo paragone si evince che la tutela dei giocatori affetti da ludopatia non dovrebbe precludere la possibilità di giocare in maniera “sana” a tutti li altri utenti. Soprattutto non è detto che la chiusura dei casinò online sia in grado di togliere il problema dalla radice. Ci sono tanti altri modi per dissipare i propri soldi tentando di fare fortuna, non basterebbe mettere al bando un intero settore per evitare tutti i rischi del caso. I giocatori patologici andrebbero assisti e tutelati con le giuste misure tecniche e sanitarie, ove necessario.
C’è bisogno di sensibilizzare la popolazione, soprattutto attraverso iniziative di campagne informative, cercare di scoraggiare il gioco al di sotto dei 18 anni e far sì che ci siano controlli continui da parte dell’AAMS. Sono questi alcuni dei mezzi per controllare questo fenomeno che è diventato dilagante proprio in corrispondenza delle crisi economica, colpendo più utenti rispetto al passato.
Il Movimento 5 Stelle affronta il problema del gioco d'azzardo di
Daniele Paveniti -
Il Movimento 5 Stelle è in questi giorni ha richiesto un interrogazione circa la necessità o meno di continuare ad investire nel gioco online con riferimento in particolare alle spese pubbliche sostenute per sostenere il problema del gioco compulsivo - Data:
18/04/2013
























