IMU via grazie ai giochi da casino. Sogno o realtà?

Si sa che le imposte che gravano sui patrimoni sono quelle più invise agli italiani, i quali per tradizione storica hanno sempre destinato i loro risparmi soprattutto in investimenti come il mattone.

 

Non fa eccezione l’IMU, l’imposta municipale unica che ha in parte sostituito la vecchia ICI. Se solo provate a nominarla ad uno qualsiasi di coloro che è stato ‘costretto’ a pagarla qualche giorno fa come minimo vi beccate uno sguardo non proprio benevolo. Ad ogni modo, quel che è fatto è fatto.

 

In questi giorni, invece, si fa un gran parlare di come ridurla o eliminarla addirittura. “State scherzando? Proprio ora che l’abbiamo pagata?” esclama sempre il tizio chiamato in causa in precedenza.

 

In effetti pare che l’IMU sia uno dei cavalli di battaglia della prossima campagna elettorale, dove come sempre i politici faranno a gara a chi la spara più grossa per ingraziarsi le simpatie degli elettori. Considerazioni politiche a parte però, quanto affermato non è uno scherzo.

 

Da diversi studi e dalle opinioni di alcuni esperti l’imposta potrebbe essere rimossa tramite quella che pare essere la ricetta buona per tutte le stagioni: aumentando la tassazione sui giochi.

 

Come al solito, quindi, il settore del gioco e dei casino online legali è chiamato in causa per dare una mano ai conti del paese. Sempre sotto il fuoco incrociato della critica quando si tratta di sottolineare gli aspetti più deteriori, eppure importantissimo quando deve contribuire, e non poco, alle entrate erariali.

 

Secondo alcune ricerche di mercato ciò sarebbe possibile anche grazie alle novità introdotte nel settore dei, dalle slot machine online ai casinò in modalità mobile. Il gettito garantito sarebbe quasi in linea con la totalità dell’IMU.

 

Quella che sembrerebbe inoltre una scure pesante per il settore, in realtà si tramuta in qualcosa di più soft, dato che si sono moltiplicati gli operatori che ultimamente si sono introdotti. In ogni caso non sarà solamente il settore dei giochi ad essere chiamato a dare un contributo, ma anche quelli storici come i tabacchi.

 

Detto questo, bisognerà attendere il nuovo anno e capire gli scenari come si prospetteranno, anche e soprattutto dal punto di vista dello schieramento che vincerà le prossime elezioni politiche. Certo è che, a prescindere da chi primeggerà, quella del settore del gioco sarà comunque una delle voci più importanti dal punto di vista delle entrate erariali.