La privatizzazione di Holland Casinò è sempre più realtà

L’idea di privatizzare il monopolio sui casinò da parte delle autorità olandesi sta per diventare realtà, e come per ogni vicenda del genere i pareri sono discordanti e gli interrogativi d’obbligo.

 

La prima impressione è che ci potrà essere un aumento immediato del gioco online non solo in Olanda, ma anche in Europa.

 

L’obiettivo è quello di aumentare la concorrenza, ed è per questo che è quasi cosa fatta la fine del monopolio sull’Holland Casino e la conseguente legalizzazione del gioco online. Tutto proviene dalle volontà del nuovo esecutivo di coalizione dei Paesi Bassi, insediatosi due mesi fa circa.

 

Le modalità con cui avverrà l’operazione, però, non sono stare ancora rese note. C’è chi dice che il casinò verrà venduto interamente, chi invece immagina che ci sia un’offerta pubblica iniziale.

 

Pur se non comparabile ad altre realtà, soprattutto d’oltreoceano, c’è da dire che l’Holland Casino riesce ancora a mantenere alta una certa importanza, a partire dal numero di sedi, 14, ubicate nelle città più importanti, sia dal punto di vista del bacino di utenza che dal punto di vista del richiamo turistico, Amsterdam e Rotterdam su tutte.

 

Anche i numeri sono importanti: un milione di visitatori l’anno, mezzo miliardo di fatturato che si traduce in 3,8 milioni di utile. Niente male davvero.

 

Secondo quanto affermato da Justin Franssen, avvocato esperto per questioni riguardanti l’industria del gioco, l’interesse verso l’Holland Casinò è stato mostrato da diversi operatori, in particolare statunitensi e britannici.

 

I vantaggi però non si fermerebbero ai potenziali acquirenti, ma si estenderebbero anche alle società di consulenza direzionale e finanziaria, fino ad arrivare ai giocatori, che potranno beneficiare di un’offerta ricca e variegata.

 

L’unica nota stonata arriverebbe dal lato occupazionale. Nelle intenzioni del casinò c’è un’ipotesi di riduzione del personale di circa il 10% nei prossimi due anni. Ricordiamo che il casinò impiega ben 4.000 lavoratori. La previsione del risparmio, però, è di circa 50 milioni di euro all’anno.