Categorie News:
Da quando si è affermata e riconosciuta come vera e propria patologia, la ludopatia non smette di far parlare di se.
Tante le discussioni sull’argomento, le misure, le prevenzioni, le critiche. Tuttavia ancora in pochi conoscono realmente questo nuovo tipo di malattia, o meglio, la maggior parte dei giocatori la considera ancora con freddezza o distacco, come se la cosa toccasse gli altri ma non se stessi.
Ed infatti l’aspetto più difficile è proprio quello di tradurre i segni sintomatici della patologia: chi riesce autonomamente a capire che ha qualche problema con il gioco? Pochi. Proprio per tal motivo si cercano di tracciare le linee di demarcazione tra il giocatore ordinario e il giocatore problematico, cercando di delineare la figura del giocatore tipo, più esposto al rischio della ludopatia.
Il 70% dei giocatori ludopatici è di sesso maschile ed ha un età compresa tra i 30 e 50 anni ed è di medio alta estrazione sociale, con istruzione medio-alta, buona posizione lavorativa. Le donne sono in minoranza ma per il loro ingresso relativamente recente nel settore. Nonostante le campagne di sensibilizzazione, i ludopatici sono in costante aumento. Per arginare il fenomeno le associazioni e gli enti pubblici si stanno muovendo in più sensi per fornire punti di riferimento ed assistenza.
Anche le regioni italiane sono impegnate su tal fronte: in particolare il Piemonte si è fatto notare per l’istituzione del GaP – gioco d’azzardo piemonte – che mira a raccogliere tutti i dati epidemologici relativi alla patalogia, esegue campagne di sensibilizzazione e prevenzione soprattutto verso i giovani, strutture di sostegno, formare gli operatori di tali strutture.
Il GaP ha anche il sito web su cui è trovare tutte le notizie sull’attività svolta. Tra le varie un ruolo di spicco lo riveste una guida che può facilitare il compito di capire se il gioco è diventato un problema o meno anche grazie all’utilizzo di uno strumento di test per l’autovalutazione, CPGI o Canadian Problem Gambling Index.
Si tratta ovviamente di uno strumento molto semplice e standardizzato che per sua natura non può tener conto di molti fattori e variabili, tuttavia può essere tuttavia utile per far riflettere chi lo esegue su quelli che sono i primi campanelli d’allarme. Infatti il test è suddiviso in 9 domande a cui rispondere con 4 ipotesi a scelta. Ad ognuna di essa sarà data un punteggio ed il totale dei punti dalle varie risposte decreterà il vostro profilo suddiviso in 4 fasce: giocatore non problematico, giocatore a rischio, giocatore problematico, giocatore patologico.
Il test può essere eseguito gratuitamente da chiunque voglia sottoposi per un controllino preventivo sul sito di lottomatica: https://www.lottomatica.it/alfresco/misc/test.html
























