Un ex consulente non riceve onorario, Adelson testimonia per la Las Vegas Sands.

Il presidente e CEO del Las Vegas Sands, Sheldon Adelson, sarà il testimone  numero uno, in Nevada, per una causa di violazione di contratto ai danni di Richard Suen, ex consulente dell’operatore di casinò.

 

Adelson concederà, in via del tutto rara, la sua seconda apparizione in pubblico, durante la quale Suen reclamerà i 5 milioni di dollari che la società non gli ha reso per aver programmato incontri coi principali funzionari cinesi.

 

I funzionari governativi cinesi, con cui Suen ha organizzato gli incontri, hanno contribuito all’inserimento del Las Vegas Sands nel territorio di gioco di Macao. In passato, e precisamente nel 2008, una giuria della corte del Nevada, aveva deciso contro Sands che a Suen sarebbero andati 43,8 milioni di danni più interessi.

 

Ma la sentenza è stata revocata circa tre anni fa dalla Corte Suprema del Nevada, considerata falsata da errori. Il giudice Michelle Leavitt ha concesso a Bill Weidner, ex presidente di Sands, di testimoniare. In tal modo Weidner ha avuto modo di deporre che nel 2001 aveva aveva stabilito di pagare 5 milioni di dollari di onorario a Suen, vale a dire più del 2% degli introiti del casinò se il lavoro avesse condotto all’ottenimento di una licenza di gioco.

 

Sands sostiene che Suen non si è adoperato per guadagnare quei soldi e che la società di gioco ha ottenuto da sé la licenza. Ci sarà comunque un’istanza da discutere il 19 marzo per giudizio sommario.

 

Nel 2009, durante il mese di giugno, la Las Vegas Sands ha chiuso un accordo di oltre 42,5 milioni di dollari con tre soci in affari che hanno espresso di aver aiutato la società di gioco ad ottenere una concessione di gioco nel territorio di Macao.