Soldi pubblici per il casino online, condannato l’ex deputato Acierno

Condannato per peculato l’ex parlamentare ed ex direttore generale della Fondazione Federico II, Albero Acierno.

 

La terza sezione del tribunale di Palermo l’ha condannato a 6 anni e 6 mesi.

 

Viaggi alle Maldive, shopping a Madrid, puntate ai casinò. Era bella la vita di Alberto Acierno. Ancora più bella se si considera che queste spese le ha fatte non con fondi propri, ma con due carte di credito dell’Assemblea regionale.

 

Per questo motivo è stato condannato per peculato a 6 anni e 6 mesi. Lo ha deciso la terza sezione del tribunale di Palermo, presieduta da Vittorio Alcamo. Ricordiamo che per questa episodio Albero Acierno, tre anni fa, era finito ai domiciliari, dopo che “Repubblica” aveva sollevato il caso. Dal punto di vista pecuniario, invece, Acierno era stato condannato dalla Corte dei Conti ad un risarcimento di 102mila euro.

 

L’elenco delle spese senza giustificazione è notevole: tanto per cominciare, scommesse online: 17mila euro tra febbraio e maggio 2007. Poi il viaggio alle Maldive, come detto in apertura: 5.000 euro e ti passa la paura.

 

Non finiscono qui gli esborsi, in quanto risultano 2.000 euro spesi a “El Corte Ingles” a Barcellona, un grande magazzino.  E poi ancora spese varie, tra gallerie d’arte, “Burberry” e “Confeccion Trivan’s” sempre a Barcellona. Nell’estate del 2007 sono state riscontrate, sempre dalla Corte dei Conti, spese diverse tra negozi di mobili, carburante per una barca, pranzi.

 

A sua discolpa Acierno ha sostenuto che tutte le spese evidenziate sono andate a decurtare quelli che erano i compensi mensili da direttore della Fondazione Federico II.

 

Motivazioni troppo deboli però, in quanto il sostituto procuratore Sergio Demontis aveva avanzato una richiesta di condanna a 6 anni.

 

E’ di due giorni fa quindi la notizia della condanna di Acierno ad un risarcimento del danno nei confronti sia dell’Ars che della Fondazione Federico II, le quali nel frattempo si erano costituite parte civile.