I grandi giocatori di roulette sanno che una buona riuscita delle tecniche e dei metodi studiati, dipendono non solo dal grado di esperienza acquisita e da un buon intuito, ma anche da una buona capacità mnemonica che permette di limitare anche l’uso del fogliettino e matita per segnare le permanenze e comunque per ricordare precisi passaggi in modo da poter cambiare strategia in corsa.
Per tal motivo questo articolo sarà interamente dedicato alla memoria e alle tecniche basilari che, acquisiti facilmente con pochi esercizi, vi faciliteranno la vita quando sarete pronti dinanzi ad un tavolo di roulette
• CHE COSA E' LA MEMORIA ?
Lasciando perdere il punto di vista fisiologico (neuroni, sinapsi, cervello etc.), la memoria può essere definita come un grande contenitore di capacità elevatissima in cui confluiscono tutte le nostre esperienze personali e tutto cioè i nostri sensi percepiscono. La memoria permette di organizzare l'enorme quantità di ricordi che permettono , per esempio di riconoscere i caratteri di questa pagina. E' stato dimostrato sperimentalmente che la maggiore efficienza mnemonica si ottiene con la MEMORIA FOTOGRAFICA cioe' la nostra memoria visiva.
• PERCHE SI DIMENTICA ?
Come prima impressione si può dire che e' facile dimenticare qualsiasi cosa, indirizzi , numeri di telefono, date ma non e' proprio così. L'enorme magazzino che e' il nostro cervello e' così vasto che le informazioni vi si perdono, diventano introvabili ma NON SPARISCONO. Tutto questo dipende dal grado di EMOTIVITA' che diamo a cioè che memorizziamo. Un’informazione o un evento molto emozionante probabilmente sara ricordato per tutta la vita. Un' esperienza insignificante o scarsamente interessante viene riposta in uno scaffale in un angolo lontano del nostro magazzino e ben presto smarrito (non dimenticato).
• IMPARARE A MEMORIA ?
La nostra obsoleta scuola ci spinge con metodi di istruzione non proprio all'avanguardia ad imparare a memoria qualsiasi cosa. Poesie , storia , date ,equazioni vengono normalmente memorizzate con la ripetizione infinita dei concetti. Ma la memorizzazione corretta si ottiene con un processo dinamico utilizzando fantasia, intelligenza e pratica. E' un metodo facilissimo che ogni persona può utilizzare naturalmente senza le costrizioni dell'imparare a memoria comporta. I 5 sensi sono utilizzati in maniera differente nella fase di memorizzazione. Nell'uomo prevale il senso della vista che fornisce 80% delle informazioni per la memorizzazione. Il restante 20% viene dagli altri sensi (odori, sapori etc.).
TECNICHE DI MEMORIZZAZIONE DI BASE
Il nostro cervello oltre ad essere un enorme contenitore di esperienze, ricordi ed emozioni e' anche un potentissimo computer di cui comprendiamo solo una parte del funzionamento. Le tecniche di memorizzazione ci consentono di sfruttare al meglio il potenziale del nostro calcolatore interno sviluppandone ulteriormente le capacita.
Queste tecniche si basano sul funzionamento della memoria a lungo termine utilizzando 3 importanti capacita :
1. L'IMMAGINAZIONE
2. L'ASSOCIAZIONE
3. LE EMOZIONI
• L' immaginazione ci consente di VEDERE qualsiasi evento o cosa ad esempio ascoltando alla radio una partita si può vedere (immaginare di vedere) l'azione e i giocatori stessi utilizzando la memoria visiva e le nostre esperienze alla partita o alla TV.
• Le associazioni sono importantissime per il corretto funzionamento della memorizzazione ed e' basata sul concetto di TRASFORMAZIONE. Immaginiamo di dover memorizzare il concetto di VASCA DA BAGNO e il concetto di GATTO. Per ASSOCIAZIONE possiamo immaginare dapprima la vasca e successivamente il gatto bagnato che ne' salta fuori miagolando bagnato.
• Le emozioni sono una condizione indispensabile per memorizzare qualsiasi concetto.
Regole di visualizzazione
Nella vita reale tendiamo ad utilizzare tutti i 5 sensi per memorizzare le cose ma la maggior parte delle volte inconsapevolmente. Per ottenere gli stessi risultati dobbiamo rendere l'esperienza personale simile a quella reale. Visualizzando una parola dobbiamo tenere presente questi punti:
1. VISTA bisogna vedere l'immagine della parola per renderla piu concreta
2. UDITO bisogna sentire i suoni o i rumori emessi dall'oggetto
3. GUSTO bisogna,se possibile, assaggiare mentalmente l'immagine dell'oggetto
4. TATTO bisogna toccare mentalmente l'oggetto e percepirne il contatto
5. OLFATTO bisogna percepire gli odori i profumi o le puzze dell'oggetto.
Ricordate che le sensazioni spiacevoli o negative si memorizzano meglio. Ci sono parole che però e' difficile visualizzare, parole astratte e parole che possono essere visualizzate solo con immagini molto grandi. Per fare un esempio una parola generica può essere LAVORO. Per visualizzare questa parola possiamo inventarci una piccola storia. Immaginiamo di vedere una domestica che lava a mano un paio di pantaloni e dalle tasche esce una moneta d' oro ,unendo LAVA + ORO avremo memorizzato in maniera efficace la parola LAVORO. Per le immagini molto grandi si possono utilizzare le quattro regole dei sensi e per memorizzare meglio fare una ZOOMATA dell'immagine.
per esempio :Facciamo qualche esempio di visualizzazione. Immaginiamo una palla
facciamola ruotare mentalmente
immaginiamola in movimento
Cambiamone i colori deformiamola
Sentiamo il suono mentre sobbalza
Sentiamone l'odore di gomma
PROVATE A VISUALIZZARE QUESTI OGGETTI PER ESERCIZIO
• CANE
• STEREO
• TELEVISIONE
• QUADRO
• DADO
• FULMINE
soluzioni:
Il cane. Visualizziamo un barboncino immaginiamolo correre e abbaiare rumorosamente portiamo (per assurdo) in TINTORIA mettiamolo nella lavatrice e coloriamolo di verde. Il cane scappa e lo vediamo farsi sempre più piccolo in lontananza.
Lo stereo . Visualizziamo uno stereo che suona a tutto volume. un gatto lo urta e cade a terra rigirando su se stesso, si fracassa a terra e all'interno (sorpresa) un altro stereo piu' piccolo rosso e assaggiandolo sa di cioccolato. etc.
Questi esercizi possono essere alquanto divertenti ,sopratutto se si immagina eventi un po' folli, ma sopratutto servono per 3 ragioni pratiche:
1. Sviluppare la fantasia
2. facilitare il ricordo di cioè che si legge
3. facilitare la pianificazione dei propri progetti ed obbiettivi
























