La scoperta dei modelli per roulette

Anche se è vero che la roulette non ha memoria, non può pensare ne sentire, tuttavia spesso il tavolo da dei risultati che appaiono coerenti e prevedibili.
 
Analizzando infatti solo le chance semplici, come rosso e nero, e giocano fittiziamente solo per osservare il comportamento della roulette, noteremo facilmente che la ruota produrrà una serie di modelli prevedibili o coerenti. A questo punto la domanda sorge spontanea.
 
Possiamo approfittare di tali comportamenti prevedibili per vincere alla roulette oppure il tentativo sarà solo un altro completo fallimento che deluderà completamente le nostre aspettative?
 

Modelli e probabilità

Molti sistemi per roulette si basano proprio sull’osservazione dei risultati delle scommesse: supponiamo che tu ed io siamo seduti ad uno stesso tavolo e la ruota,, negli ultimi tre colpi, si è sempre fermata su un numero rosso. Se apparteniamo a quella scuola di pensiero secondo cui a tale segnale corrisponde un ulteriore numero dello stesso colore, allora andremo a scommettere nuovamente sul rosso. Tuttavia, possiamo anche credere che qualunque evento che si verifica al tavolo ha durata limitata e pertanto possiamo decidere di interrompere la serie e puntare sul nero.
 
Come possiamo facilmente intuire, nessuno dei due sistemi ha una validità statistica e l’alternanza tra numeri rossi e neri sulla roulette sono per la statistica solo degli eventi completamente indipendenti tra loro. Per indipendenza s’intende che il verificarsi dell’uno non pregiudicherà o influenzerà mai l’uscita dell’altro.
 
Per illustrare meglio la situazione, cerchiamo di determinare le probabilità di uscita di due carte con figura del RE in successione da un mazzo di 52 carte. Nella fattispecie, sappiamo che in un mazzo ci sono 4 figure di RE, pertanto la probabilità di prendere un RE alla prima mano è di 4/52. Se la prima carta sarà il RE, la probabilità che la seconda carta sia nuovamente il RE sono 3/51 in quanto i re rimasti dopo il primo scarto sono tre sulle 51 carte rimaste.
 
Nel caso specifico vediamo bene che l’evento iniziale, rappresentato dall’uscita del RE al primo scarto, è legata in qualche modo al secondo evento perché ne va ad influenzare le sorti. In questo caso quindi gli eventi sono collegati a differenza dell’ipotesi fatta per i numeri rossi e neri per la roulette.
 
Pertanto, tornando al nostro esempio di 3 rossi consecutivi, se la probabilità che esca rosso o nero al quarto giro è di ½, lo stesso rapporto di probabilità varrà anche per il quinto, il sesto, il settimo e cosiì via all’infinito.
 
Ragionando all’inverso anche le possibilità che uscirà nero sono ½ . Quindi in tali casi i colpi sono completamente indipendenti gli uni dagli altri. Da quanto detto quindi la prima regola da tenere a mente prima di avventurarci sull’analisi dei modelli prevedibili è che alla roulette, a differenza ad esempio del blackjack, gli eventi sono sempre indipendenti e pertanto cadono tutte le scuole di pensiero con cui abbiamo aperto questo esempio.
 
Questa è anche la stessa ragione per cui il Blackjack è considerato un vero e proprio gioco d’abilità mentre la roulette un gioco solo d’azzardo. Con l’abilità siamo liberi di modificare la nostra strategia in base al cambiamento di probabilità, nei giochi d’azzardo invece, su un piano meramente teorico, la nostra strategia dovrebbe rimanere uguale e inutile sarebbe il suo cambiamento in corsa. Questo almeno in teoria come vedremo.
 

Caratteristiche dei modelli esaminati

 
Diversi anni fa sono stato coinvolto in un progetto tramite computer, programma noto come rete neurale. Con esso si potevano studiare i vari modelli che si producevano anche con scommesse di denaro ad un tavolo di un casinò. Rimasi talmente affascinato da quell’esperienza che cominciai a studiare questi modelli che si verificano ogni giorno e soprattutto cominciai a concentrarmi sul come individuare tali modelli.
 
Dalla mia ricerca e studio ho potuto tirare le somme che vorrei sintetizzare in 4 principali caratteristiche di tutti i modelli presi in esame:
 
·         I tipi di modelli;
·         La lunghezza dei modelli;
·         La frequenza dei modelli;
·         L’identificazione dei modelli.
 
La trattazione delle 4 singole caratteristiche dei modelli e il modo giusto di giocare e scommettere attraverso l’uso di essi è argomento che verrà trattata a parte, in maniera distinta in quanto esula dallo scopo del presente articolo.
 
Da esso infatti voglio che il lettore, o meglio il giocatore, prenda consapevolezza del gioco che sta affrontando e non si faccia mai più influenzare dalle mille teorie in proposito. Con tale approfondimento infatti si è chiarita una volta per tutte la questione dell’indipendenza dei colpi e la nascita dello studio sui modelli.
 
Infatti, una volta appurato che ogni evento che occorre alla roulette è sempre indipendente dall’altro, c’ il rischio che il giocatore rimanga smarrito in quanto, su tali basi, cade ogni altra teoria su cui si fondano le centinaia di strategie e metodi che per anni abbiamo studiato.
 
Ed ecco lo scopo della ricerca dei modelli. Con essi il giocatore e lo studioso di roulette torna a rassicurarsi e  a riprende il suo scopo in quanto capisce che è sulla base proprio  di tali schemi casualmente prodotti dalla ruota che si sono fondate realmente le più importanti strategie per roulette, o forse dovemmo dire quelle più serie.
 
Ogni altro metodo che infatti non parte dal presupposto dell’indipendenza e non prenda in esame un modello piuttosto che un altro è infatti una teoria di un ciarlatano che ha l’unico intento di far parlare di se e di raggirare lo sprovveduto.
La scoperta dei modelli per la roulette di
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Spiegazione e analisi dei vari modelli applicabili al gioco della roulette. - Data: