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Nonostante l’aams da un lato e le forze dell’ordine dall’altro, stiano facendo un lavoro esemplare nella lotta contro il gioco d’azzardo illegale, ecco che si continuano a sentire notizie di casinò occulti e bische clandestine emerse come funghi sotto l’ombra della quercia.
In realtà quando sentiamo queste notizie il ragionamento andrebbe fatto al contrario: più veniamo a conoscenza della presenza di questo o quel casinò illegale più ci possiamo render conto dell’ottimo operato della polizia italiana che ogni giorno lavora per questo. Se sentiamo più spesso di queste notizie quindi è solo sinonimo del buon lavoro fatto.
E così sono due le zone incriminate dove la polizia e i carabinieri sono intervenuti: parliamo di Barletta e Novara.
Scoperta a Barletta dalla polizia locale una bisca clandestina all'interno di un appartamento nella periferia della zona. L'appartamento, appositamente allestito sullo stile di una casa da gioco di un vero casinò - completa di tavoli professionali di blackjack, roulette e baccarat - era sorvegliato da telecamere e al suo interno sono state trovate ben 37 persone in flagranza. La casa era gestita direttamente da personaggi della malavita.
Le persone, tutte con reati penali o collegate più o meno alla criminalità organizzata del luogo, sono state denunciate per gioco d'azzardo ed uno di essi subito arrestato per possesso di una pistola rubata qualche anno prima.
Non solo al Sud capitano cose di questo genere ed infatti smascherato a Novara un vero e proprio casinò all’interno di una villa adibita a club privato.
Secondo le dichiarazioni dei carabinieri, che sono intervenuti prontamente a causa di una segnalazione di passanti che hanno sentito grida ed auto lasciare ad alta velocità il giardino della villa, il club era solo una maschera per coprire il marcio dei suoi soci: gioco d’azzardo e prostituzione, una sorta di mini Las Vegas per pochi eletti.
Tra i personaggi coinvolti anche uomini di alto rango della provincia e delle politica di cui alcuni anche collegati con la mafia. Il giro di prostituzione invece non era gestito dallo stesso proprietario della villa il quale dava solo il via libera alle ragazze per esercitare la loro professione e si faceva pagare solo il fitto delle stanze a ore. 11 gli arresti compiuti.
La casa da gioco andava avanti da 4 anni senza che nessuno avesse mai avuto alcun sospetto fino a ieri sera alle 23:17 quando, secondo gli interrogati, a causa di problemi avuti ad un tavolo, c’è stata una colluttazione tra un paio di giocatrici che sono scappate dopo un litigio abbastanza violento. Quello è stato l’ultimo giorno della villa che ora è stata posta sotto sequestro.
I casi di Barletta e Novara sono solo due dei tantissimi casi che leggiamo ogni giorno sui giornali. Come detto, fino ad oggi non ne abbiamo sentito parlare molto probabilmente perché nessuno ha mai voluto realmente muovere un dito. Il vento sta cambiando e i risultati si vedono.
























