Rimandi per una regolamentazione europea per il gioco d’azzardo

Il mese scorso, a Bruxelles, si è tenuta una discussione importante sul gioco d’azzardo nel Parlamento Europeo: tra i partecipanti spicca la Global Betting and Gaming Consultants. Oggetto della discussione è stato il gioco d’azzardo e quindi l’opportunità di prevedere una disciplina uniforme per gli Stati membri.
 
Dalla discussione sono emerse in particolare le parole del Commissario al Mercato Interno,Michel Barnier, il quale ha dichiarato che la commissione è in corso di contattare ogni singolo stato che abbia presentati reclami, proprio per sottolineare che tutti i conflitti e le decisioni europee sono state prese in linea con le direttive e la giurisprudenza europea e che non saranno più tollerati atteggiamenti di violazioni di tali norme.
 
Da quanto detto è emersa anche un opportunità di pianificare una disciplina unitaria che sia vincolante per ogni paese membro: opportunità subito smentita proprio da Global Betting and Gaming Consultant la quale ha messo in evidenze che ci sia gia un accordo di maggioranza circa il fatto che i tempi non possono esser considerati maturi per una disciplina di questo genere.
 
Ciò che invece è chiaro è che l’Unione Europea può e deve aiutare ogni Stato circa le questioni riguardanti il settore del gioco d’azzardo. Lo stesso Goudsmit, presidente dell’Associazione dei casino a livello europeo, ha messo in evidenza la sua tendenza verso una una regolamentazione esclusivamente sul piano nazionale senza armonizzazione a livello europeo.
 
Tra i tanti punti toccati, un angolo di nicchia è stato riservato alla questione dell’integrità dello sport: il problema delle partite truccate desta preoccupazione ma i dati presentati dalla FIFA non forniscono prove importanti e decisive per un intervento diretto.
 
Il membro della commissione, Vassillou, ha ribadito che il tema delle partite truccate è ai vertici delle cose da fare nonostante ci sia ancora qualcuno che cerca di spingere l’argomento più a fondo.
 
Anche gli argomenti di legalità e illegalità son tornati in ballo e ne è scaturita la necessità che il mercato legale deve avere e fornire prodotti migliori in modo da sfiduciare il ricorso ai siti illegali da parte dei giocatori.
 
In pratica, più il gioco legale può offrire servizi interessanti, minore il ricorso ai casinò offshore per giocare che al momento sbaragliano la piazza in quanto a gamma dei prodotti offerti. Questa sembra il miglior modo per contrastare e schiacciare la crescente illegalità dei siti web in europa.
 
A concludere la discussione sono stati vari esponenti dei singoli stati che hanno posto ulteriori tematiche all’osservazione della commissione che dovranno esser discusse nel prossimo intervento della Commissione sul gioco d’azzardo, il cui intervento pare sia stato gia fissato per il mese di settembre di quest’anno.
 
L’intervento avrà ad oggetto tre temi caldi: tutela del consumatore, prevenzione da frodi e truffe, integrità nel settore dello sport.