Pubblicato il decreto per le scommesse sugli eventi virtuali

Era atteso da tempo e finalmente è arrivato. Stiamo parlando del “Decreto scommesse su eventi simulati”, che è stato pubblicato sul sito dell’ADM, l’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli.

 

Oltre al decreto sono stati pubblicati tutta una serie di documenti di supporto, che brevemente elenchiamo di seguito:

 

Le scommesse su eventi virtuali non sono affatto una trovata dell’ultimo momento, magari ideata per fare cassa in un periodo di vacche magre da parte dell’Erario, bensì affondano le proprie radici nel 2006. Vennero infatti introdotte con il decreto Bersani e successivamente, nel 2009, regolamentate con la legge a favore delle popolazioni terremotate dell’Abruzzo.

Le vincite massime ottenibili scommettendo su eventi virtuali potranno toccare quota 10.000 euro, mentre per giocare si potrà partire da un minimo di 1 euro.

Come si può evincere anche dall’elenco fatto in precedenza, ogni aspetto sarà regolamentato a dovere. Prima di entrare a regime, però, ci sarà un ovvio periodo di sperimentazione nel quale i giochi verranno testati e verificati. Questo periodo non potrà durare meno di un anno subito dopo il collaudo del primo macchinario di scommessa virtuale. Nel caso in cui si riscontrino fatti o evidenze tali da far immaginare un perfezionamento del sistema, il periodo di prova può essere ulteriormente allungato.

Le scommesse saranno a quota fissa e potranno configurarsi come:

 

La particolarità degli eventi è che la loro offerta sarà predeterminata, quindi il giocatore potrà solo decidere se partecipare o meno e non potrà chiederne qualcuno con precisione. Allo stesso modo gli eventi offerti non potranno essere di tipo numerico, oppure che riguardino giochi di carte o con rulli.

Ovviamente chi prende parte ad una scommessa virtuale deve avere le stesse probabilità di vincita degli altri commettitori, ed è per questo che l’imparzialità dev’essere garantita a priori. Ovviamente i giochi offerti dovranno essere rispettosi della dignità delle persone e della morale comune.