Ancora troppi italiani disinformati giocano nelle slot dei bar.

C’è uno studio a cura della prefettura di Pavia che fa risaltare degli aspetti a dir poco inquietanti: in particolare l’attenzione dello studio è incentrata sul gioco, e sulle persone che lo fanno in maniera ai limiti del patologico.

 

Anche l’acquisto di un gratta e vinci, che ai più può sembrare un qualcosa di innocuo oppure un passatempo nient’affatto rischioso, può essere il la per modalità di gioco ben più pericolose. Da questa testata più volte ci siamo schierati dalla parte del gioco responsabile, ponendo l’accento sul fatto che, preso in valore assoluto, non ha risvolti pericolosi.

 

Volendo fare un paragone, per così dire, alimentare, il gioco può essere accostato al vino: così come il nettare di Bacco, che assunto con moderazione e criterio può addirittura fare bene all’organismo, allo stesso modo il gioco responsabile può permettere ad una persona di divertirsi senza causare danni a se stesso e a chi gli sta intorno.

 

Quest’ultimo è un fattore da non sottovalutare, perché coloro che soffrono di ludopatia, oltre a distruggere la propria persona, hanno un’influenza negativa incredibile sui propri cari, che spesso possono fare poco o nulla per contrastare questo problema.

 

Gioco responsabile sì, quindi, ma molta importanza rivestono anche i canali nel quale il gioco si estrinseca: nulla togliendo alle slot machine e ai video poker da bar, sempre restando nell’ambito della legalità si intende, passando per i casinò dal vivo che rivestono il loro fascino ma non sono alla portata di tutti, l’unica modalità di gioco sicuro e che allo stesso tempo restituisca in vincite una buona fetta di quello che incassa (in genere intorno al 90%) è sicuramente quella online.

 

Tornando al discorso di Pavia, ma che è facilmente estendibile a tutto il territorio italiano, le persone che continuano a giocare in modo illogico ancora non hanno compreso bene il concetto espresso poche righe prima, ossia che l’unica modalità sicura di gioco è quella online.

 

 L’attenzione è concentrata sulla provincia pavese in quanto una serie di famiglie, esasperate dai comportamenti dei propri cari che dilapidavano non solo i propri stipendi o le proprie pensioni, ma addirittura i propri patrimoni, si sono rivolte ad un giudice per farli arrivare a dichiarare incapaci e provare a porre così un freno ad un declino che in poco tempo avrebbe portato alla distruzione tanto il giocatore che la propria famiglia.

 

 A questo punto sembra sempre più chiara l’esigenza di una promozione corretta del gioco online, per contrastare e mettere in un angolo il gioco dal vivo fatto il più delle volte oltre la legalità, che non fa che portare bene solo alle casse delle associazioni criminali.