Comune di Bressanone applica la legge anti-slot

Ad una prima vista sembrerebbe una cartina del Risiko, famoso gioco di strategia militare.

 

La piantina in questione non è altro che la planimetria del comune di Bressanone, la quale individua delle vere e proprie zone rosse che non potranno vedere, al proprio interno, l’installazione di alcun tipo di slot machine. E se le slot sono già installate? La legge provinciale dell’11 ottobre 2012 parla chiaro: entro il 15 dicembre di quest’anno dovranno essere tutte rimosse.

 

Giusto per fornire una cifra, all’interno delle zone citate sono presenti qualcosa come quasi 200 bar. Dall’altro lato però, su questa cifra importante, sono pochissimi i bar che possiedono slot machine, ossia 12. Altri due bar si trovano fuori dalle zone rosse.

 

Quel che ne scaturisce dal rapporto è una percentuale irrisoria, il 7%. A pensarci bene, non esattamente una situazione preoccupante dal punto di vista sociale.

 

La planimetria, messa in piedi dall’Ufficio Tecnico del Comune e approvata dalla Giunta comunale nell’ultima settimana di novembre, è quindi l’unico riferimento per gli esercenti per capire se si trovano o meno all’interno di questi luoghi ritenuti sensibili.

 

Il criterio è abbastanza semplice: qualsiasi esercizio commerciale che si trovi in un raggio di 300 metri da scuole (di ogni ordine e grado), centri di aggregazione giovanile oppure strutture riguardanti l’ambino sanitario o socio-assistenziale non potrà godere della licenza per ospitare giochi con scommesse o simili.

 

La responsabile per i termini di legge è esclusivamente l’amministrazione comunale, e per tale motivo ha inviato una lettera a tutti gli esercizi commerciali dove si specificava che gli operatori che non la rispetteranno andranno incontro ad una sicura sanzione amministrativa, ed un’ipotetica quanto pesante sospensione dell’attività, nei casi ritenuti più gravi.