Ricerca di una soluzione di salvezza per il Casino di Sanremo

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Momenti tragici per il Casino di Sanremo che in questi mesi sta vivendo il suo periodo di crescente recessione. A nulla sono serviti i piani di recupero attuati nei mesi precedenti ed anche il mese di Luglio si è rivelato fallimentare nella gestione della Casinò Sanremo Spa.
 
I dati del mese sono drammatici con un incasso di – 850 milioni di euro circa rispetto al Luglio 2011 che vanno a sommarsi ai gia dati negativi dell’andamento annuale che in questo momento è del -23% di incassi e -13% di visitatori.
 
Ad intervenire sulla situazione è il partito comunista dei lavoratori che, in una nota, non solo ha messo in evidenza la cattiva gestione della società, ma ha anche attribuito una buona parte delle colpe all’Amministrazione Comunale che in questi vent’anni non ha reinvestito un solo centesimo (di circa 750 milioni) nè per il casino, ne per la città: non si è visto nulla, da strategie per aumentare il turismo, a calendari degli eventi e manifestazioni. Cosa è mancato sono idee e volontà.
 
Il Partito comunista pertanto ha elaborato un piano di “spending review” attinente il Casinò che potrebbe riuscire a risanare le sorti della casa da gioco contenendo le spese, rilanciando l’occupazione e rilanciando l’azienda con nuove risorse finanziarie. Il piano di lavoro del PCL consta di 10 punti:
 
1. Fuori la società che gestisce il casinò: procedere allo scioglimento della Casinò di Sanremo Spa e affidare il diretto controllo della casa da gioco all’Amministrazione Comunale;
 
2. Licenziamenti in tronco per tutti gli attuali dirigenti responsabili del fallimento della gestione della casa da gioco. Solo questo consentirebbe un risparmio di più di un milione di euro;
 
3. Cessione della sede amministrativa dell’attuale società che non sarebbe più necessaria;
 
4. Cancellazione totale dell’appalto per la somministrazione di bevande e servizi ristorazione all’interno del Casinò;
 
5. Rimozione dell’appalto per la gestione del CED;
 
6. Rielaborazione dell’accordo sull’incentivo dell’esodo;
 
7. Realizzazione di un piano di collaborazione tra azienda e sindacati in merito alla riorganizzazione del personale e dei servizi;
 
8. Eliminazione dell’accordo 2012 denominato “Casse di sala” che non è mai stato portato a termine;
 
9. Assunzione di un direttore dei giochi ma con contratto legato ai risultati economici positivi.
 
10. Realizzazione di un vero e proprio piano industriale e d’impresa da parte dell’amministrazione comunale che preveda un serio utilizzo del denaro pubblico risparmiato ed una credibila allocazione di risorse per investimenti produttivi.
 
La Spending Review si chiude infine prevedendo l’assunzione di nuovi lavoratori a tempo indeterminato e puntando tutto su una rinascita della città e del casinò investendo sull’ospitalità, eventi e manifestazioni.
 
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