Limiti e pericoli del potere normativo degli enti locali sul gioco d'azzardo

Categorie News: 

potere normativo degli enti localiCome molti patiti del gioco sapranno nel 2012 è entrato in vigore il Decreto Balduzzi, il più importante regolamento sul settore del gioco pubblico frutto di un processo lungo e articolato. A seguire sono scattati i vari interventi normativi da parte degli Enti Locali, in particolare Comuni e Regioni, che si sono impegnati attivamente nello specificare la regolamentazione generale in nome soprattutto della salute dei propri cittadini e nella lotta al crescente fenomeno della Ludopatia.

L’attenzione è ricaduta in particolar modo sugli apparecchi da gioco, le slot machine, sancendo così diverse norme come limitazioni, divieti o disincentivi: basti ricordare ad esempio le norme sulle distanze tra le sale da gioco e i luoghi pubblici frequentati dai minori, diversi tipi di disincentivazione ai gestori dei locali con le slot machine, limitazioni alla pubblicità del gioco, divieti di vario genere e perfino incentivi a operatori commerciali sprovvisti di apparecchi da gioco.

Una così massiccia ondata di regolamentazioni locali mentre da un lato hanno sottolineato la preoccupazione e l’attenzione del legislatore locale verso un tema delicato qual è il gioco e la ludopatia, dall’altra sembrano minare la sovranità della legge statale: secondo il presidente Acadi, Giovanni Emilio Maggi, le norme degli enti locali non sembrano seguire criteri di ragionevolezza e proporzionalità che stanno lentamente snaturando quella che era l’effettiva volontà del legislatore nazionale.

La preoccupazione riguarda in particolare la sfera del gioco illegale che mentre in un primo momento ha subito un forte arresto, ora, con le specificazioni locali, sembra aver ripreso la sua corsa proprio a causa delle misure sempre più restrittive che taluni enti hanno adottato.

L’auspicio di Maggi è quello di arrivare ad un confronto tra la diverse istituzioni in nome della chiarezza e dell’omogeneità delle soluzioni da adottare sempre bilanciando proprio i due opposti interessi della salute del cittadino e degli operatori commerciali. Non a caso, sono proprio questi ultimi che nell’ultimo anno hanno più di una volta richiamato l’attenzione delle istituzioni nazionali per segnalare la sempre più stringente morsa delle regolamentazioni locali tese per lo più verso le limitazioni e mai verso un apertura o un bilanciamento di interessi.

Tra le segnalazioni effettuate ci sono anche prove certe di riduzioni di fatturato che costringono spesso molti operatori alla chiusura o al licenziamento di personale con danno non solo per l’economia locale ma anche e soprattutto per quella nazionale considerando che lo Stato percepisce dal settore del gioco una buona fetta di entrate che invece verrebbe a ridursi irrimediabilmente a tutto vantaggio di associazioni criminali insediata nel settore da sempre.

Un chiaro segnale è comunque arrivato in questi giorni proprio da una sentenza del Tar della Lombardia che è andata appunto a ridimensionare il potere normativo dei Comuni lombardi come spiegato in questo articolo:

http://www.aamscasinoonline.com/news/slot-machine/ridimensionato-il-pote...